L’ex democristiano Prodi “il mortadella” , discepolo di Andreatta e il suo piano per prendere il posto di Sergio Mattarella

Il Piano di Prodi per diventare il prossimo Presidente della Repubblica parte da lontano.
Renzi e Zingaretti  sarebbero pronti a trovare un accordo con i 5Stelle per portare nuovamente un loro uomo al Quirinale. L’importante è scongiurare le elezioni e tenere fuori il Centro Destra dalla nomina del prossimo Presidente della Repubblica.
Nonostante l’insuccesso del 2013 dovuto ai famosi 101 franchi tiratori, Romano Prodi non ha abbandonato l’idea di diventare il prossimo Presidente della Repubblica Italiana. Sempre restio negli ultimi anni a rilasciare interviste ed a pronunciarsi sulla situazione politica italiana, “Il Professore” ha rotto il silenzio e lo ha fatto con un’ intervista – manco a dirlo – a “Repubblica” il quotidiano di indirizzo di quella classe dirigente che ha visto nel leader bolognese il baluardo sotto cui combattere la battaglia contro il “Berlusconismo” dilagante degli anni ’90 e 2000.

Romano Prodi è stato infatti l’unico “politico” italiano a battere Silvio Berlusconi alle urne, anche se di misura. Questo prima dell’arrivo di Matteo Salvini che invece negli ultimi tempi “ha fatto polpette” dei consensi del Cavaliere riuscendo addirittura a doppiarlo alle elezioni europee. Certo Prodi era nel campo avversario, mentre Matteo nello stesso campo, quello del centro destra, del Cavaliere. Almeno per il Momento.

Prodi è anche sostenuto dal vecchio grande” equilibrista” Giorgio Napolitano

La crisi di governo innescata da Salvini è stata vista come manna dal cielo dal Professore, che gode di consensi anche nella parte più istituzionale del Movimento 5 Stelle, che nel 2013 non era presente in Parlamento. Gli stessi pentastellati che criticano Salvini, vedrebbero proprio nel Professore, il garante di quel patto tra Movimento 5Stelle e PD che potrebbe portare alla sua elezione a Capo dello Stato con il sostegno del governo Conte, evitando di ricorrere alle urne.

Governo che ha la maggioranza parlamentare per eleggere Prodi . Il “mortadella” uno dei faccendieri più potenti della politica italiana cresciuto alla corte della Dc intelligente , fu sdoganato dal grande Beniamino Andreatta. Tra i due rimane un abisso. Prodi neanche la borsa ha ereditato dal suo maestro . Prodi, uomo potente è sempre stato sostenuto dalle lobby delle banche e da apparati delkl’alta finanza contraria a Berlusconi. Pur avendo gestito affari per milardi con la cessione delle aziende pubbliche, non è mai stato indagato. Per togliere Mattarella voluto da REnzi e che non sta simpatico al Pd del Nord ,quale nome sarebbe migliore se non quello di Romano Prodi che ha avvicinato così tanto i due partiti nel momento della crisi con la Lega?Sergio Mattarella lo sa che Prodi trama contro di lui per evitare un secondo mandato. La differenza di spessore tra i due è notevole. Mattarella meriterebbe un altro mandato. appartene alla scuola sturziana della DC. Prodi , invece, ha sempre nutrito simpatie per quell’area affaristica e lobbistica ex Dc, detta ” dei camaleonti “passati inermi tra la prima e la seconda repubblica.

Anche Renzi apprezzerebbe la strategia di Prodi e sarebbe una scelta vantaggiosa per Italia Viva
Anche Renzi, che è ancora il maggiore indiziato nell’aver guidato la mano dei 101 “traditori”, questa volta sarebbe più che felice di vedere l’”amico Romano” salire al Colle. Possibilmente con i piedi, come dicono a Roma. Perché, infatti, se la strategia di Renzi e Prodi si concretizzasse, nel Movimento5Stelle, si sancirebbe una volta per tutte la predominanza di quella parte più vicina alle Istituzioni del Paese (leggi Mattarella) e a quelle Europee (leggi Draghi) rispetto a quella più rivoluzionaria che ha sempre visto in Renzi il nemico da abbattere.

Il Modello Ursula:
Non è un caso se il Professore ha parlato di modello “Ursula” nella sua intervista. Ovvero quel modello che ha portato all’elezione della nuova Presidente della Commissione Europea senza il voto della Lega e grazie ai 15 voti del Movimento 5 Stelle. Determinanti. Perché la maggioranza per Ursula Von der Leyen fu solo di 9 voti.. Se il Goverrno Conte non cadrà Prodi le proverà tutte per prendere il posto di Mattarella. La guerra tra ex democristiani non è finita. I giochi per il prossimo presidente sono iniziati