Proposta in emergenza per salvare la scuola pubblica (di Stato e paritaria) a settembre 2020

 

Valter Boero (PdF): «Dalla Regione un buono scuola da 3500 euro ad ogni allievo delle scuole paritarie per salvare la scuola statale che con i doppi turni costerà almeno il doppio (da 7000 euro/allievo a 14.000)»

La mancanza di reddito alle famiglie comporterà la chiusura di buona parte delle scuole paritarie con un conseguente sovraccarico delle scuole statali. Occorrono misure straordinarie e immediate della Regione. Le scuole statali e comunali sono già obbligate a sdoppiare le classi per assicurare il distanziamento sociale con il raddoppio del costo medio per allievo che attualmente supera i 7000 euro/anno. Un buono scuola di 3500 euro/allievo permetterebbe anche alle famiglie in difficoltà economica di accedere alla scuola paritaria. Lo Stato risparmierebbe così almeno 3500 euro/allievo

«3500 euro dalla Regione Piemonte come buono-scuola ad ogni allievo che si iscriva alle scuole paritarie – propone il prof. Valter Boero, referente politico del Popolo della Famiglia in Piemonte – Si tratta di un investimento sostenibile, e oggi necessario, in grado di salvare tutta la scuola pubblica, sia quella statale, sia quella paritaria».

«Con il sostegno di un significativo buono scuola regionale – chiarisce Boero – moltissime scuole paritarie eviteranno la chiusura, che ormai si profila certa a causa della crisi economica portata dalla pandemia da coronavirus. Al tempo stesso, come conseguenza, si preserverà la scuola statale e comunale da un prevedibile collasso organizzativo e finanziario causato dal sovraffollamento e dalla necessità di organizzare i doppi turni ».

«A Settembre 2020, cioè tra pochi mesi ormai, molti allievi delle scuole paritarie si riverseranno nella scuola statale – prevede Boero – perché molte famiglie hanno redditi molto diminuiti o non li hanno più, e già nell’anno scolastico 2019-2020 diverse di esse non hanno completato il pagamento della retta.

Le scuole statali o comunali saranno però anche esse in affanno sia per strutture spesso fatiscenti, sia specificamente perché dovranno sdoppiare le classi per l’obbligo di mantenere il distanziamento. Per lo Stato si avrà quindi quasi il raddoppio della spesa pro-capite, che nella scuola statale è di circa 7000 euro/allievo.

Il sostegno alle famiglie con figli nelle scuole paritarie con uno strumento come il buono scuola che copra una retta media (es. 3500 euro/anno) diventa quindi un formidabile strumento per assicurare un diritto fondamentale dei genitori (libertà di scelta educativa), ma anche per evitare il sovraffollamento nella scuola statale che renderebbe quest’ultima molto più onerosa di quella paritaria».

«Inoltre, se lo strumento del buono scuola venisse garantito per almeno 10 anni – aggiunge Boero – le famiglie e le scuole avrebbero un orizzonte credibile, e per le scuole sarebbe più facile proporre un’offerta formativa ad una platea più ampia di allievi sgravando lo Stato da ulteriori oneri».

«Settembre incombe– conclude Boero – e una scorciatoia per agire più rapidamente potrebbe essere quella di portare al voto in Consiglio Regionale il disegno di legge di iniziativa popolare sulla libertà di scelta educativa che ho presentato in Regione come primo firmatario, disegno ancora mai preso in considerazione dai consiglieri nonostante sia stato firmato da oltre 15.000 cittadini».