Video di Vittorio Sgarbi: nel 2012 hanno sciolto Salemi appena ho denunciato l’affare mafioso dell’eolico, in mano al super latitante Messina Denaro. Adesso chiede di essere sentito dal presidente dell’Antimafia Fava sull’ingiusto scioglimento di Salemi e di altri Comuni

Vittorio Sgarbi, nella lunga intervista che segue, si sofferma in maniera lucida sugli ingiusti scioglimenti di numerosi comuni siciliani, a partire da Salemi, quando lui era sindaco ed ha denunciato la mafia dell’eolico nel Trapanese e le sue connessioni col super latitante Matteo Messina Denaro. Sgarbi denuncia pubblicamente Ministri dell’Interno e Prefetti conniventi, non ultimo Nicola Diomede, responsabile della segreteria politica dell’ex ministro Angelino Alfano che è stato mandato a Salemi a coordinare la terna di commissari dopo lo scioglimento. Lo stesso Diomede che, due anni fa, è stato raggiunto da un avviso di garanzia per associazione a delinquere e corruzione e sollevato dall’incarico. Sempre il Diomede ha tra l’altro firmato la relazione per fare sciogliere anche Racalmuto, il paese di Leonardo Sciascia, allorquando il sottoscritto aveva denunciato  la lobby di Confindustria Sicilia che gestisce in maniera illegale il ciclo dei rifiuti ed i servizi idrici e fognari, capitanata da Antonello Montante, condannato il 10 maggio del 2019 a 14 anni di reclusione perché ritenuto capo di un’associazione a delinquere dedita alla corruzione ed allo spionaggio. Ed è stato proprio il Montante ad accompagnare per mano a Racalmuto, l’allora ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, quando ha notificato nel 2012 l’atto di scioglimento del paese di Leonardo Sciascia. Il Montante in quella ed in altre circostanze era assieme al suo delfino e successore alla presidenza di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, gestore a Siculiana-Montallegro di una delle quattro mega discariche private siciliane che gli hanno fruttato centinaia di milioni di euro…

Salvatore Petrotto