RIFIUTI IN SICILIA E ANTIMAFIA

La relazione della Commissione regionale antimafia, presieduta da Claudio Fava, sul sistema dei rifiuti siciliano ha messo in luce gravi anomalie.
Si è parlato in particolare di discariche private, per un giro d’affari di centinaia di milioni di euro, e di autorizzazioni regionali, tra ampliamenti e proroghe, che hanno talvolta presentato delle anomalie.
Mentre poco o nulla si è sinora detto delle imprese, talvolta improvvisate, che effettuano il servizio di raccolta nei comuni in uno stato di emergenza che si protrae da anni.
Recentemente, è balzato in evidenza il caso di una impresa operante in provincia di Palermo che messo in grave imbarazzo le istituzioni dello Stato, tra interdittive prefettizie e annullamenti del TAR, in un balletto di provvedimenti contrastanti.
Si tratta della F. Mirto srl, con sede in San Cipirello (Palermo), che ha ricevuto ben due interdittive antimafia dalla Prefettura di Palermo, ma ha continuato a svolgere la propria attività per via degli annullamenti decisi dal TAR in fase cautelare. Solo con successivo provvedimento in appello del CGA siciliano si è scritta la parola fine, almeno per il momento, ad una querelle che ha causato incertezze e gravi difficoltà alla gestione del servizio in alcuni comuni, ed in particolare a Monreale, dove la F. Mirto srl si era aggiudicata un appalto milionario.
Il titolare di fatto di questa società è Ignazio Mustacchia, che a quanto risulta dalle cronache giudiziarie, avrebbe inanellato procedimenti a suo carico, in passato e anche in tempi più recenti.
E’ ritenuto il dominus di un cartello di imprese basate tra i comuni di San Cipirello e San Giuseppe Jato, nella provincia palermitana, a cui fa riferimento, per quanto accertato dalla relazione di scioglimento del Comune di San Cipirello decretata nell’anno 2019, anche la Co.Ge.Si. srl, anch’essa interdetta per mafia.
Ma se nel Comune di San Cipirello gli affidamenti del servizio dei rifiuti a F. Mirto srl e Co.Ge.Si. srl sono stati ritenuti cause concorrenti allo scioglimento del consiglio comunale, in un altro comune, poco distante, Roccamena, accade il contrario. Viene rimosso dall’incarico il dirigente che aveva escluso queste imprese da una gara. E sia nel 2016 che nel 2018. E’ un comune che viene ritenuto nelle grazie politiche dell’ex senatore Beppe Lumia.
ingegnere Salvatore Fiorentino dell’ UTC  di Roccamena