Corruzione e sanità siciliana :spunta un filone friulano nell’inchiesta

Operazione Sorella Sanità, tra gli indagati dalla Procura sicialiana e dalla GdF c’è il referente dell’azienda di servizi udinese Euro&Promos

Nel 2016 inizia la collaborazione con una società del Friuli

Coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia la maxi inchiesta della procura e del comando provinciale della Guardia di finanza di Palermo che ha svelato un sistema di mazzette attorno a quattro appalti della sanità siciliana.
Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori gare, per un valore di 600 milioni di euro, che sono state aggiudicate dal 2016 in poi dalla Centrale unica di committenza della Regione e dall’Asp 6, per la fornitura e la manutenzione di apparecchiature elettromedicali e per servizi di pulizia.
Tra le 12 persone coinvolte c’è anche il referente siciliano dell’azienda di servizi udinese Euro&Promos.  Si tratta di Giovanni Tranquillo, 61 anni di Catania, a cui il gip Claudia Rosini ha imposto il divieto di esercitare attività professionali e imprenditoriali.
Nell’ordinanza si legge che “un gruppo di persone tra cui Tranquillo, anche mediante un accordo occulto, attribuivano alle offerte presentate dalle imprese tre cui Euro&Promos un punteggio pari o comunque prossimo al massimo coefficiente, del tutto arbitrariamente e indipendentemente dall’effettivo pregio delle offerte”.
Agli indagati viene anche contestato di avere compiuto atti contrari ai propri doveri di ufficio, per favorire le imprese Euro&Promos e altre nella aggiudicazione di alcuni dei dieci lotti oggetto della gara; nell’indirizzare le decisioni della commissione di gara in favore della Euro&Promos, anche mediante l’utilizzo strumentale di informazioni illecitamente ottenute, avvalendosi di documentazione secretata relativa ad offerte delle imprese partecipanti.

Fonte: Rai