Monitorare appalti e il sistema finanziario

Giuseppe-Governale

Il direttore della Direzione Investigativa Antimafia (Dia), il generale dei carabinieri Giuseppe Governale

IL DOCUMENTO DELLA DIA

Sarà necessario, di conseguenza, verificare se per le aziende operanti nel “ciclo della sanità” (es: costruzione e ristrutturazione di ambienti ospedalieri, produzione di dispositivi medici, distribuzione, smaltimento di rifiuti speciali, sanificazione ambientale, ecc), alle eventuali modifiche dell’oggetto sociale, alle trasformazioni societarie e alle eventuali cessioni o acquisizioni di rami d’azienda, sia corrisposta una reale attività e che ciò non sia stato congegnato per ottenere esclusivamente sovvenzioni statali, rimborsi non spettanti o appalti pubblici attraverso procedure di gara illegittime.
Per i settori connessi al turismo, alla ristorazione, ai servizi connessi alla persona, all’abbigliamento, alla vendita e noleggio autovetture è opportuno indirizzare l’attenzione operativa verso le cessioni di quote societarie e di beni immobili che verranno realizzate nei prossimi mesi, nonché le cessioni di licenze e subentri nelle concessioni demaniali marittime.
Per quanto riguarda la filiera agroalimentare, compreso il trasporto, la distribuzione e la vendita, è auspicabile verificare l’eventuale insorgenza, in ambito locale, di situazioni di monopolio nella produzione e fornitura dei prodotti, chiaramente indicativi di ingerenze e forme estorsive di carattere mafioso.
A fattor comune per tutte le attività economiche sarà utile verificare, come in parte accennato, se per ottenere il controllo delle società siano intervenuti “patti parasociali” e fidejussioni bancarie degni di attenzione investigativa;

Monitoraggio degli appalti pubblici
Per la salvaguardia del settore degli appalti pubblici è necessario, in prospettiva, mantenere stabili le attuali procedure di verifiche antimafia previste dal D.Lgs 159/2011.
Come accennato, va, infatti, attentamente valutata l’ipotesi di una deregulation delle procedure di affidamento degli appalti e dei servizi pubblici, preservando quelli strategici per il Paese, sulla falsariga di quanto già positivamente sperimentato per il Ponte Morandi di Genova, dove si è raggiunta una perfetta sintesi tra efficacia delle procedure di monitoraggio antimafia e celerità nell’esecuzione dei lavori.
Proprio la forte immissione di liquidità impone, infatti, che vengano effettuati, specie dai Gruppi Interforze provinciali, nonché dall’OCAP della DIA, maggiori controlli sulle società e sui cantieri di rilevanza nazionale che verranno ripresi o avviati.
Si segnala, tra l’altro, la necessità di intensificare i controlli sugli affidamenti diretti effettuati dagli Enti locali e di verificare le iniziative intraprese dalle Amministrazioni comunali per la gestione dei servizi cimiteriali, con particolare riferimento alle modifiche ai Piani Regolatori Cimiteriali e ai criteri di assegnazione delle concessioni;

Monitoraggio del sistema finanziario
Sul piano nazionale saranno avviate analisi più approfondite sulle segnalazioni di operazioni sospette relative ai settori maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni mafiose.
Sul piano internazionale è auspicabile procedere ad un confronto tra le autorità di vigilanza e controllo, per stabilire criteri comuni per la selezione di operazioni finanziarie sintomatiche di forme di speculazione conseguenti all’emergenza sanitaria. È fondamentale, pertanto, attivare un’azione di contrasto globale, volta ad intercettare i flussi dei capitali mafiosi, che potrebbero mirare ad acquisire importanti società e gruppi imprenditoriali in crisi.


Fonte mafie blog autore repubblica