E adesso persino le vacue e rozze dichiarazione di Zanna (Legambiente Sicilia – Salvalarte) sull’operazione “Caravaggio al Mart” dobbiamo sopportare? Ma basta!

13.06.2020 – E adesso persino le vacue e rozze dichiarazione di Zanna (Legambiente Sicilia – Salvalarte) sull’operazione “Caravaggio al Mart” dobbiamo sopportare? Ma basta!

Scrive Salvo Salerno: “La cosa più orrida e inaccettabile è che ci si schieri per simpatie, antipatie, relazioni private, in questa vicenda che – ricordiamolo sempre – attiene alla tutela e valorizzazione di un capolavoro unico.

Sono stato, nel secolo scorso, per anni un iscritto di Legambiente; in anni più recenti ho scritto per Legambiente Sicilia più di un atto legale (consulenze, ricorsi al Commissario dello Stato), ovviamente tutto gratuitamente e senza aver mai né chiesto, né ricevuto benefits o gratitudini di vario genere.

Quello che mi piaceva di Legambiente era il suo approccio scientifico – scritto proprio nello Statuto – alle questioni della tutela ambientale e paesaggistica, ok, aggiungiamoci – visto che il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna ora se ne occupa – anche la tutela del Patrimonio Artistico.

Ma che dice Zanna in questo articolo?

Riferisce di una “polemica ottusa, inutile … a chi urla più forte e approfitta delle paure e dell’ignoranza … invece di avere un serio approccio scientifico, studiando le carte e gli atti…”.

Ma Ti ringrazio per queste parole, presidente di Legambiente Sicilia! Benvenuto tra noi! Solo che hai confuso postazione…

Siamo proprio noi che abbiamo chiesto di studiare le carte e gli atti. Siamo proprio noi quelli a cui hanno scaraventato invettive, offese, mistificazioni, con quel modo di fare “a chi urla più forte”.

Presidente Zanna, forse a Te le hanno mostrate le carte e gli atti e spero che le avrai studiate e capite, così da potercele illustrare. Fino a quel momento, lo stato dell’arte è che le carte e gli atti, non ci è dato di conoscerli. Lo sapevi che ci avevano pure sentenziato si trattasse di atti interni, preparatori, quindi non accessibili? Tutto giuridicamente insostenibile, ovviamente. E lo abbiamo argomentato. Ma per un’associazione come Legambiente, che ha fatto dell’accesso agli atti dei procedimenti, una bandiera, sostenere chi agita pretese, senza mai aver documentato l’esistenza di atti di deliberazione, pattuizione, finanziamento del presunto restauro, mi pare un default non da poco.

Lo sapevi, presidente, che nelle sezioni “trasparenza” degli enti pubblici trentini coinvolti, non si trovano questi atti?

Lo avevi saputo che il fantomatico promesso restauro era poi diventato un “no, meglio di no, perchè sarebbe dannoso per la tela già fin troppo stressata”? Tutto documentato.

Lo sai, visto il tuo approccio scientifico, come deve essere condotta la più corretta procedura per la valorizzazione di un Bene Culturale. Penso di si, quindi, i tuoi commenti un pò da passante della strada, sono un infortunio redazionale, devo supporre.

Si, non puoi non saperlo, come si conduce la valorizzazione di un Bene Culturale, e anche la tutela e valorizzazione di un Bene paesaggistico. Solo la sorte avversa impedì a Legambiente Sicilia di sostenere la nostra battaglia in difesa del Bene storico-architettonico e paesaggistico di Piazza d’Armi di Castel Maniace. Ancora ci domandiamo quale sortilegio accadde, per impedire ciò che ci aspettavamo da un’Associazione come Legambiente, oggi giustamente attiva per disinnescare il pericolo del ddl ARS sulla legislazione regionale in materia di Beni Culturali.

Intanto che, caro presidente Zanna, ti incoraggiamo a guardare il merito anche tecnico-scientifico delle posizioni che hai così sommariamente condannato, forse, non so, sulla scorta di devianti report che ti avranno sottoposto, noi registriamo che la partita non è affatto conclusa, che nessuno si è davvero ritirato e che un “facilitatore”, un politico di lungo corso (e dipendente distaccato al MART) viene spedito in Sicilia, per ritessere la tela (quella del prestito).

Noi, caro presidente Zanna, sempre per quell’approccio scientifico e documentale che ti e ci ispira, sarai contento di sapere che restiamo fermi allo stesso punto:

1) art. 111 Codice BBCC cioè trasparenza e accesso totale agli atti (ammesso che ve ne siano);

2) art. 112 Codice BBCC cioè coinvolgimento della Città di Siracusa, del Comune e delle associazioni della società civile.”