“Caso fisioterapista”, l’avvocato Scozzari presenta un esposto al Procuratore

L’avvocato agrigentino Giuseppe Scozzari, che assiste il fisioterapista arrestato ai domiciliari per presunte violenze sessuali nei confronti di pazienti con disabilità fisica o psichica, oggetto di una conferenza stampa dei Carabinieri e della Procura, annuncia la presentazione di un esposto al Procuratore della Repubblica. E Scozzari spiega perché: “Perché ad oggi l’arresto non è stato convalidato e, soprattutto, non sono ancora stati resi noti i dettagli della vicenda che ha ad oggetto ipotesi di reato delicate che coinvolgono la vita familiare e professionale di un soggetto che non è ancora stato messo nelle condizioni di conoscere le accuse mosse nei suoi confronti. Tutti gli atti del procedimento in fase di indagine sono coperti dal segreto istruttorio ‘fino a quando l’imputato non ne possa avere conoscenza e comunque non oltre la chiusura delle indagini preliminari’. Di tali atti è vietata ogni divulgazione anche parziale o per riassunto. Il divieto di divulgazione è insito nel segreto istruttorio, quindi non possono essere divulgati atti giudiziari, men che meno riproduzioni audio visive. Sono circostanze tutte ribadite anche dalla sentenza della Corte di Cassazione del 20 gennaio 2015. Nell’ambito dell’indagine in corso, tali principi sono stati del tutto disattesi, e gli atti di indagine, in aperta violazione del segreto, sono stati oggetto di indebita divulgazione. Gli atti, ancor prima di raggiungere l’indagato, erano già stati divulgati in palese violazione del segreto istruttorio. Tanto la divulgazione di notizie segrete prima della notifica agli indagati di un atto di indagine (in specie video, foto e audio delle riprese effettuate dalla Polizia giudiziaria) costituiscono un illecito che, come tale, può e deve trovare sanzione. Tali condotte saranno oggetto di autonoma valutazione da parte del Procuratore della Repubblica” – conclude l’avvocato Scozzari.