La buona inFormazione sulla Sanità Digitale è la migliore Medicina

La buona inFormazione sulla Sanità Digitale è la migliore Medicina

di Giancarlo De Leo Consulente in Editoria Medico-Scientifica e Sanità
Digitale, Socio e Segretario dell’Osservatorio Sanità Digitale
dell’Associazione Italian Digital Revolution (AIDR)

In piena emergenza COVID-19 è ormai improrogabile la riorganizzazione
della rete assistenziale del Sistema Sanitario Nazionale (SSN): le
ICT, i Big Data, la Blockchain e l’Intelligenza Artificiale vengono
indicati come fattori abilitanti e determinanti per la realizzazione
dei nuovi modelli assistenziali ed organizzativi.
Le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale (Artificial
Intelligence, AI) hanno il potenziale di migliorare l’efficacia, la
sicurezza e l’efficienza della ricerca biomedica e dell’erogazione dei
servizi sanitari, rappresentando un’irrinunciabile opportunità per
affrontare le sfide di sostenibilità sanitaria e un’occasione per
attrarre e rilanciare investimenti per rilanciare il Paese utilizzando
i fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
In Sanità le applicazioni per la telemedicina, la tele-assistenza,
l’aderenza terapeutica, il monitoraggio dei parametri vitali,
fisiologici e correlati agli stili di vita sono oggi realtà concrete e
implementabili, rese possibili dagli avanzamenti nella sensoristica e
all’Internet delle Cose (IoT) e dalla diffusione capillare della
connettività (Wifi, fibra ottica, 4G/5G e, tra pochi anni, il 6G), che
consente la realizzazione dello scenario ALWAYS-ON (connessi sempre e
ovunque).
Oggi si parla molto di grandi dati, intendendo l’aggregazione di
informazioni disponibili anche nel mondo reale e provenienti da
diverse fonti: dispositivi medici, applicazioni cellulari, registri di
patologie, cartelle cliniche, ecc. In tale contesto le narrazioni di
pazienti ed operatori sanitari (medicina narrativa) che avvengono di
consueto sui social network, dovrebbero confluire per sviluppare una
ricerca innovativa.
La grande quantità di dati che l’SSN produce oggi può essere gestita
in maniera più efficace ed efficiente grazie alla possibilità di un
migliore ed intelligente sfruttamento delle informazioni per
supportare lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi verso la Sanità 4.0
e la Medicina delle 4P.
Ai dati prodotti direttamente dal sistema sanitario, si aggiungono
quelli generati dai pazienti nella gestione pro-attiva della propria
salute (patient empowerment), attraverso le applicazioni di
monitoraggio e informazione, sempre più diffuse sugli smartphone, e i
social network dedicati alla salute, che costituiscono un patrimonio
inestimabile, al quale potrebbero attingere le istituzioni per
migliorare i percorsi di cura e la qualità dei servizi sanitari.
Inoltre, le Terapie Digitali (Digital Therapeutics – DTx)
rappresentano un’area emergente della Salute Digitale.
Esse sono interventi indicati per il trattamento di una specifica malattia:
· sviluppate attraverso sperimentazione clinica randomizzata e controllata,
· autorizzate per l’utilizzo nella pratica clinica da enti regolatori,
· sottoposte quando necessario ai fini del rimborso a valutazioni di HTA
· rimborsate da servizi sanitari pubblici o privati
· prescritte dal medico.
Ciò che differenzia la Terapia Digitale dal farmaco è il Principio
Attivo, che nel caso del farmaco è una molecola chimica o proteica,
mentre è un software nel caso della terapia digitale. A seconda delle
specifiche indicazioni, le Terapie Digitali possono sostituire il
farmaco, oppure essere aggiunte al farmaco o essere combinate –
attraverso uno specifico programma di sviluppo – con il farmaco stesso.
Tutto ciò consente risparmi per il sistema sanitario ed uno sviluppo
più inclusivo, che risponda meglio ai bisogni della cittadinanza
attiva, offra più opportunità e tragga vantaggio dalla partecipazione
dei molteplici e differenziati segmenti della società per creare
innovazione.
E’ quindi inevitabile sfruttare le opportunità delle nuove tecnologie
digitali per promuovere un migliore coordinamento della cura tra i
fornitori e il settore socio-sanitario, attraverso l’utilizzo più
efficace ed etico dei dati, per fornire un quadro completo di ciò che
accade nel percorso di cura e permettere da un lato l’aggiornamento
delle prestazioni, inevitabilmente condizionate dal progresso
scientifico e tecnologico, dall’altro di sviluppare tecnologie e
prodotti che garantiscano a tutti i cittadini servizi e prestazioni
sanitarie ad elevato valore.
Tutto ciò richiede l’acquisizione di nuove competenze di natura
tecnica e la formazione continua non solo in campo medico, come
avveniva fino a poco tempo fa, ma anche nel campo informatico.
I medici sono in crisi a causa della troppa tecnologia che, entrando
nel settore sanitario, modifica il paradigma del rapporto
medico-paziente. Il paziente esperto (e-patient), si fa un’idea della
propria patologia e accede ad una seconda opinione riguardo ad essa,
scambiandosi pareri tra persone con lo stesso problema.
Alla luce dell’attuale emergenza pandemica ecco allora che il tema
della formazione per lo sviluppo delle competenze digitali diventa un
tema altrettanto ineludibile nel contesto più ampio della formazione
del personale sanitario.
Quali sono i target e i contenuti di questa formazione? Dallo sviluppo
di competenze digitali specialistiche per il personale informatico
allo sviluppo di competenze digitali di base per gli operatori
sanitari e amministrativi, dallo sviluppo di competenze di leadership
per le Direzioni strategiche sanitarie alla formazione digitale di
base anche per i cittadini e pazienti.
Il dato attuale che emerge con chiarezza, secondo le rilevazioni di
ASSD (Associazione Scientifica per la Sanità Digitale) è che la
formazione e l’aggiornamento continuo risultano ancora insufficienti
sia nell’ambito delle Università sia nelle Aziende Sanitarie o IRCCS
in cui gli operatori sanitari lavorano.
Diventa quindi urgente che nel progetto di riforma dell’assistenza
primaria venga realizzato un piano di formazione utilizzando al meglio
le linee di finanziamento esistenti sia di ambito nazionale che
europeo, un “Piano Nazionale di Formazione in Digital Health ed
eLeadership”, che preveda l’assessment, la formazione e la
certificazione delle competenze digitali di tutto il personale che
opera in Sanità (manageriale, clinico, sanitario, tecnico ed
amministrativo) e corsi di ehealth literacy per i pazienti.
Per fornire un quadro chiaro ed esaustivo della trasformazione
digitale della Sanità ed un supporto per la comprensione e il pieno
sfruttamento di queste tecnologie è fondamentale un rigoroso
aggiornamento delle competenze digitali dei professionisti sanitari e
dei pazienti (compresi i caregiver).

Di seguito si segnalano alcune recenti ed interessanti pubblicazioni.

– Le parole chiave dell’eHealth
(https://assd.it/wp-content/uploads/2021/02/GLOSSARIO-ASSD-2021.pdf)

– Libro bianco completo “La sanità italiana dopo l’emergenza Coronavirus”
(https://assd.it/wp-content/uploads/2021/01/libro-bianco-completo.pdf)

– Un modello per la sicurezza dei dati personali nell’era digitale –
Montanile F., Montanile M., Tab Edizioni

(https://www.tabedizioni.it/shop/product/un-modello-per-la-sicurezza-dei-dati-personali-nell-era-digitale-
251)

– La medicina personalizzata fra ricerca e cura – Cesario A.,D’Oria
M., Scambia G. – Franco Angeli
(https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?id=26542)

– Intelligenza Artificiale e Medicina Digitale. Una guida critica –
Collecchia G., De Gobbi R. – Il Pensiero Scientifico