L’avvocato Amara conferma l’esistenza della loggia “Ungheria” e la presenza di noti magistrati:” ho le prove”

AVVOCATO AMARA: LOGGIA UNGHERIA ESISTEVA ALMENO FINO AL MIO ARRESTO
Comincio a parlare della Loggia Ungheria perche’ la Procura di Milano rinvenne un file in un mio computer, del 2015, indirizzato a Luca Lotti, in cui si raccomandava la posizione di alcuni magistrati che avevano esigenze di varia natura»

Ha registrato i suoi interlocutori nella Loggia Ungheria quando già era indagato e collaborava con la giustizia. Avrebbe agito da infiltrato per conto della magistratura inquirente l’avvocato Pietro Amara, , uno dei personaggi clou, o forse il personaggio principale dell’intero caso Siracusa divenuto, poi, un caso di livello nazionale e noto anche come caso Palamara, una vicenda che ha minato e sta minando dall’interno la credibilità della magistratura italiana a causa dei comportamenti di una sua parte.

Ieri sera a “Piazza Pulita” Amara, messo alle corde dalle domande ficcanti di alcuni giornalisti non si scomposto più di tanto affermando anche di avere prove precise. Amara ha pure evidenziato l’aberrazione delle procedure giudiziarie a misura di sistema. Come dire”fanno come vogliono“. Il caso in specie riguarda le sue dichiarazioni. Nonostante ancora non avesse completato le sue confessioni, il 24 aprile 2020, il Pm Storari, ammette che le dichiarazioni di Amara sono attendibili. Nonostante ciò la Procura di Milano non solo non apre un fascicolo sui sospettati ma fa girare questi verbali tra le stanze del CSM, violando il segreto istruttorio: In altri casi i colleghi di Storaro, solo con il sospetto di violazione del segreto istruttorio hanno sbattuto in carcere gente senza pensarci due volte

«Certamente fino al mio arresto il gruppo di potere che si riconosceva in parte di questa associazione esiste ancora e io sono pronto a parlarne francamente con qualunque altro magistrato, non solo la procura di Milano». A dirlo, ospite di ‘Piazzapulita’ su La7, è l’avvocato Piero Amara, a proposito del gruppo di potere Loggia Ungheria.

E aggiunge: «Il pm di Milano “Storari decise di consegnare iverbali a Davigo nei primi mesi del 2020 quando ancora gli interrogatori nei miei confronti erano ancora in corso»
Ha registrato i suoi interlocutori nella Loggia Ungheria quando già era indagato e collaborava con la giustizia. Avrebbe agito da infiltrato per conto della magistratura inquirente l’avvocato Pietro Amara, , uno dei personaggi clou, o forse il personaggio principale dell’intero caso Siracusa divenuto, poi, un caso di livello nazionale e noto anche come caso Palamara, una vicenda che ha minato e sta minando dall’interno la credibilità della magistratura italiana a causa dei comportamenti di una sua parte.

Fonte: ADN- Blog Sicilia