I sindaci siciliani chiedono aiuto allo stato ma forse è troppo tardi

I tre quarti dei comuni siciliani non potranno chiudere il rendiconto generale del 2020 e nemmeno predisporre un piano di previsione 2021-2023 e saranno costretti a tagliare i servizi e a subire un commissariamento alla fine del quale è quasi certo il dissesto.

Un incontro per trovare soluzioni alla gravissima situazione economico-finanziaria dei Comuni siciliani, restituire stabilità ai bilanci e consentire di cogliere al meglio la sfida del Pnrr è stata dunque, questa mattina dall’assessore regionale alle Autonomie locali Marco Zambuto in una lettera inviata ai ministri dell’Economia e delle Finanze, Franco, dell’Interno, Lamorgese, e per la Semplificazione e Pubblica amministrazione, Brunetta.

“Al 15 settembre 2021 – riassume l’esponente del governo Musumeci – su 391 Comuni erano solamente 152 quelli che avevano approvato il bilancio di previsione 2021-2023 e appena 74 quelli che hanno approvato il rendiconto 2020. Dati che, assieme a quelli sui numerosi enti in dissesto e che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio pluriennale, indicano una condizione generalizzata di sofferenza finanziaria e gestionale, sintomo di una vera e propria crisi del sistema delle autonomie locali dell’Isola”.

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