Petrolchimico in crisi, “Turano dimentica di averlo ignorato nel dossier sul Pnrr”

Piano di fuga dei colossi della raffinazione

I colossi della raffinazione, tra cui Lukoil, stanno ipotizzando un’uscita per diverse ragioni, tra cui la decisione italiana di non volere più auto alimentate con combustile fossile a partire dal 2035 e la circostanza che il Petrolchimico di Siracusa è fuori dal Pnrr.

L’allarme di Turano

Ma a proposito del Pnrr, nei giorni scorsi, l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, ha lanciato l’allarme per via del fatto che la zona industriale siracusana, che incide sul Pil dell’isola, è stata esclusa dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“La Regione ha ignorato il Petrolchimico”

“L’assessore  regionale Turano si è unito alle critiche, insieme ad altri politici locali, circa l’impiego dei fondi del Pnrr e la poca liquidità concessa alla raffinazione. La Regione siciliana nel suo primo programma di interventi da sostenere con il Pnrr ha totalmente ignorato il polo petrolchimico aretuseo, mai citato in nessuna delle pagine del dossier” spiega la deputazione del M5S, composta da Paolo Ficara, Pino Pisani, Filippo Scerra, Maria Marzana, Stefano Zito, Giorgio Pasqua.

La questione del Pnrr

I parlamentari del M5S spiegano che, comunque, i fondi del Pnrr sono destinati per favorire nuove produzioni energetiche in grado di abbattere le emissioni. Insomma, energia verde e pulita, per cui quei finanziamenti non possono sostenere la raffinazione tradizionale ma aiutare le aziende a cambiare pelle.

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