“Suicidio tra Realmonte e Porto Empedocle”, omicidio del consenziente, rinvio a giudizio

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Maria Pino, ha rinviato a giudizio il ragazzo di 16 anni di Caltanissetta imputato di omicidio del consenziente a seguito della morte di Mirko La Mendola, 26 anni, che si è suicidato la sera dello scorso 25 agosto sulla spiaggia di “Punta Grande” tra Porto Empedocle e Realmonte. L’imputato, assistito dall’avvocato Calogero Buscarino di Caltanissetta, è detenuto dal 13 dicembre scorso nel carcere “Malaspina” di Palermo. I familiari della vittima, quali persone offese, sono assistiti dall’avvocato Rosario Didato. Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge: “Si tratta di aiuto al suicidio perché, condividendo con Mirko La Mendola, a lui legato da profonda ed intensa amicizia, il programma da lui ideato di porre fine alla propria esistenza a seguito di una cocente delusione per il mancato superamento di un concorso, prestando assistenza morale e materiale nelle fasi preparatorie ed esecutive dell’atto finale, coadiuvando la vittima nel realizzare le ultime volontà in relazione alle persone a cui dire addio, accompagnandola nel luogo prescelto per il suicidio, rimanendo sul posto fino al compimento del gesto estremo e dandogli materiale aiuto nella relativa esecuzione, rafforzava e comunque agevolava l’esecuzione del proposito di suicidio attuato da La Mendola attraverso l’esplosione di un colpo di pistola alla tempia sinistra, in conseguenza del quale riportava gravi lesioni cranio-encefaliche che ne determinavano il decesso”.