Prevenzione incendi, Musumeci bacchetta i sindaci “Terreni incolti un pericolo”

I terreni incolti sono un pericolo e sono la prima causa dell’emergenza incendi, i sindaci devono impegnarsi per il rispetto delle norme. Il presidente della Regione Nello Musumeci bacchetta i primi cittadini senza mezzi termini e li sollecita a fare d più sul fronte delle attività di controllo sotto questo specifico aspetto. Una presa di posizione che avviene dopo i primi terribili incendi che si sono verificati tra le province di Trapani e Palermo e che hanno già divorato ettari di macchia mediterranea.“Il ruolo degli enti locali – sostiene Musumeci – è fondamentale per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi. Solo se facciamo rete riusciamo a evitare che la Sicilia torni a bruciare. Si imponga la scerbatura ai proprietari di terreni incolti. La legge non ammette deroghe”. È questo, in sintesi, l’appello che il presidente della Regione Nello Musumeci ha rivolto nella direttiva per la campagna antincendi già inviata ai sindaci dei 391 Comuni dell’Isola e delle tre Città metropolitane e ai sei commissari straordinari dei Liberi consorzi comunali, tutti aventi un ruolo primario all’interno del sistema di Protezione civile.

Una disposizione con la quale il governatore siciliano, richiamando i primi cittadini ai compiti loro assegnati dalla legge, mira alla prevenzione e al contrasto del rischio incendi boschivi, di vegetazione e di interfaccia. “Negli anni scorsi e in particolare nel 2021 – si legge nella nota, firmata anche del capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina – il territorio siciliano è stato colpito da numerosissimi e devastanti incendi, spesso riconducibili all’azione dell’uomo o a non sufficienti misure di prevenzione. Le conseguenze sono state la distruzione di decine di migliaia di ettari di terreno boschivo e ingenti danni alle attività produttive e a beni pubblici e privati”.

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