Rettifica all’articolo apparso in data 8 maggio 2022 sull’omicidio dell’Agente della PS Agostino e della di lui moglie.

Riceviamo e pubblichiamo:

il sottoscritto Diego Di Simone Perricone ex Dlgs. n.177/2005 chiedo la pubblicazione del testo qui di seguito riportato come rettifica al contenuto dell’articolo pubblicato in data 8 maggio ca dal titolo: “Processo sull’uccisione dell’Agente Agostini e della moglie. Il Capo della security di Confindustria Di Simone Perricone, per conto dei Servizi Riservati del Ministero dell’Interno, si interssò di Faccia da Mostro sino a quando è morto. Perchè?”

“Processo sull’uccisione dell’Agente Agostini e della moglie. Il Capo della security di Confindustria Di Simone Perricone, per conto dei Servizi Riservati del Ministero dell’Interno, si interssò di Faccia da Mostro sino a quando è morto. Perchè?”

Al fine di assicurare una corretta informazione dei lettori dell’articolo apparso sul portale Italyflash.it, pubblicato l’ 8 maggio 2022, dal titolo: Processo sull’uccisione dell’Agente Agostino e della moglie. Il Capo della security di Confindustria Di Simone Perricone, per conto dei Servizi Riservati del Ministero dell’Interno, si interssò di Faccia da Mostro sino a quando è morto. Perchè?
Rettifica:
Preciso di essermi occupato delle indagini delegate dalla DNA finalizzata all’identificazione di faccia da mostro. Non risponde al vero che tra il 2014 e il 2015 ho proceduto ad interrogare l’ex collega Francesco Elia, infatti non esiste alcun verbale da me redatto in tal senso. E’ impossibile che abbia potuto svolgere tale attività investigativa in quanto era strettamente delegata dall’autorità giudiziaria ed io nel 2014 /2015 avevo già lasciato la Polizia Di Stato per ricoprire l’incarico di Security Manager in Confindustria. Aggiungo che la magistratura non può delegare per legge  i servizi segreti a compiere indagini. Infine, smentisco di aver fatto parte dei servizi segreti e tale affermazione è suffragata dagli atti presenti nel processo Montante. Se così fosse stato in otto anni di indagini svolte dalla Squadra Mobile di Caltanissetta dal 2014 ad oggi su diversi fronti, sarebbe emersa una mia appartenenza o collaborazione con i servizi segreti. Infine inesatto quanto riportato nel titolo circa la durata delle indagini da me condotte, in quanto non mi sono occupato di detta attività investigativa fino alla morte di “Faccia da Mostro” per i fatti già enunciati in narrativa.
Diego Di Simone Perricone