Report e i rifiuti

La puntata di Report di ieri, giorno di Santo Stefano, è stata davvero illuminante quando ha affrontato il problema del riutilizzo dei rifiuti, sottolineando come essi sono oro, nel vero senso della parola, che buttiamo ovunque, inquinando a più non posso.
E quando parliamo di oro, non ci riferiamo solo alle plastiche, alla carta, ai materiali ferrosi od ancora all’alluminio, materiali che, lo ribadiamo, possiamo riutilizzare all’infinito, ma ci riferiamo proprio all’oro, oltre che ad altri metalli e materiali preziosi che si ricavano facilmente dallo smontaggio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche; computer, telefonini, televisori, per intenderci, oltre che una quantità davvero enorme di elettrodomestici, schede e congegni elettronici installati in tutti quanti gli autoveicoli, dentro le nostre case ed in qualsiasi immobile. Un mare di roba, dei pozzi senza fondo da cui attingere di tutto e di più. Si tratta di vere e proprie miniere a cielo aperto che abbiamo sotto casa. Stiamo parlando non solo del riciclo, ma del riutilizzo di tutti quanti i rifiuti, compresa la frazione umida, da cui si può ricavare biometano. Riutilizzare in maniera circolare, ed all’infinito, i nostri rifiuti, cosa che le modernissime tecnologie permettono molto facilmente, ci farebbe risparmiare un mare di soldi 💰, rispettando l’ambiente.
Da una tonnellata di apparecchiature elettroniche possiamo ricavare, ad esempio, 250 grammi di oro. Da una tonnellata di sabbia aurifera ne possiamo ricavare soltanto 3 grammi! Malgrado il mercato delle plastiche sia sempre fiorente ed in espansione, ad oggi in Italia riutilizziamo poco più del 20% delle plastiche, disseminando il restante 80% nell’ambiente, causando danni irreversibili al nostro ecosistema. Danni che si ripercuotono, in maniera letale, sulla nostra vita e su quella degli animali di cui ci nutriamo, che ingoiano tonnellate di micidiali microframmenti di plastica che poi vanno a finire, sotto forma di pesci, su tutte le nostre tavole.
Basterebbe solo questo dato per farci riflettere…
Si tratta, tra l’altro di rimettere in moto a costo zero un’intera economia, generando ricchezza per tutti e creando centinaia di migliaia di posti di lavoro in maniera del tutto ecosostenibile.

In questi giorni anche in Sicilia abbiamo provato, presso il Comune di Vittoria, col patrocinio del Sindaco Francesco Aiello, ad affrontare la questione del riciclo dei rifiuti, in una Terra in cui impera una ben organizzata disfunzione burocratico-amministrativa, oltre che politica, ovviamente, che ci costringe a rimanere sommersi dai rifiuti.
Rifiuti gestiti in maniera illegale e delinquenziale, con la connivenza di alcune istituzioni ed apparati dello Stato. Rifiuti che continuano ad essere una ricchezza per pochi ed un grossissimo problema ambientale ed economico per tutti quanti noi Siciliani, vessati da un’imposizione fiscale assurda. Si tratta, come è noto, di bollette e tariffe assolutamente ingiuste ed illegali, che sono le più care d’Italia ed i cui proventi della riscossione finiscono in una sorta di pozzo di San Patrizio. È un pozzo in fondo al quale oggi ci sono delle discariche che in molti, dentro le Istituzioni, fanno finta di non vedere, favorendo un’insensata, folle e criminale modalità di smaltimento dell’immondizia che, solo così, può continuare ad essere un affare miliardario, ovviamente illegale, che per i soliti noti frutta più della gestione di gas e petrolio, nonché del traffico di droga ed armi messi assieme.
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