Operazione antidroga a Lampedusa, 11 misure cautelari

Operazione antidroga a Lampedusa: 11 misure cautelari. Le indagini avviate dai Carabinieri nel luglio scorso dopo un maxi sequestro di cocaina.

Ignazio Umberto Blandina

I Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento hanno eseguito 11 misure cautelari disposte dalla Procura e condivise dal Tribunale nell’ambito di un’inchiesta antidroga gravante su Lampedusa intitolata “Levante”. Le indagini sono iniziate a seguito dell’arresto, l’11 luglio del 2022, di un pregiudicato lampedusano, Ignazio Umberto Blandina, 61 anni, sorpreso in casa in possesso di oltre 24 chili di cocaina divisi in 22 panetti confezionati e prossimi ad essere immessi nel mercato estivo a Lampedusa, affollata di turisti e vacanzieri. Nel corso delle indagini successive, che si sarebbero avvalse anche della collaborazione di Blandina, i Carabinieri, capitanati dal colonnello Vittorio Stingo, hanno consegnato al procuratore reggente Salvatore Vella un’ampia e dettagliata informativa di reato, che adesso ha partorito i provvedimenti cautelari destinati a lampedusani, catanesi, favaresi e ad un lampedusano-milazzese, alcuni già noti alle forze dell’ordine. Nel febbraio del 2004 Blandina è stato arrestato per avere incendiato l’automobile Toyota Corolla Station Wagon del sindaco dell’epoca, Bruno Siragusa, oltre che per altri attentati incendiari tra cui all’Ufficio tecnico comunale. E nel 2016 per detenzione di pochi grammi di cocaina e spaccio. Il fratello, Giuseppe “Pippo” Blandina, gravitante nel traffico e nello spaccio di droga intorno alla Capitale, è stato ucciso ad Ostia il 12 giugno del 1999, dopo essere scampato ad un altro agguato, il 26 febbraio del 1998.

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