Porto Empedocle, “Fish and drug”: 37 in pendenza di processo ordinario

La Procura di Agrigento rilancia 37 istanze di rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta antidroga “Fish and drug” ruotante intorno a Porto Empedocle. Due imputati in abbreviato. Un altro patteggia.

In occasione dell’udienza preliminare innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, e il pubblico ministero, Sara Varazi, titolare delle indagini, hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio di 37 dei 41 imputati nell’ambito dell’inchiesta antidroga “Fish and drug” ruotante intorno a Porto Empedocle, sostenuta dalla Squadra Mobile e dai poliziotti del Commissariato empedoclino, e sfociata lo scorso 24 ottobre nell’esecuzione di 17 misure cautelari. Le indagini, a cui ha collaborato anche la Guardia Costiera di Porto Empedocle, sono state avviate nel maggio del 2019 quando è stato arrestato un empedoclino in possesso di circa 5 chili di hashish su cui sono stati rinvenuti cristalli di sale. E si è sospettato che fosse stato in mare. Successivamente sono stati sequestrati complessivamente oltre 140 chili di hashish e denunciate 41 persone. Un veliero battente bandiera spagnola, con a bordo due colombiani, avrebbe trasportato alcune tonnellate di hashish, mollando poi il carico, perfettamente confezionato, a causa di un’avaria al motore, tra Lampedusa e Porto Empedocle, ad una profondità di circa 200 metri. A recuperarlo, con il sistema della pesca a strascico, sarebbero stati alcuni pescatori empedoclini. In particolare avrebbero lavorato due motopescherecci gestiti dalla famiglia Volpe, in collegamento con la famiglia Fiore. Ecco perché l’inchiesta è stata intitolata “Fish and drug”, ovvero pesce e droga. L’hashish sarebbe stato poi venduto al dettaglio tra Porto Empedocle, Favara, Palma di Montechiaro, Realmonte e anche fuori provincia. I 37 in pendenza di processo sono:
Michele Lo Nigro, 48 anni, di Agrigento
Gaetano Volpe, 57 anni, di Porto Empedocle
Michele Curcio, 55 anni, di Canicattì
Gerlando Fiore, 60 anni, di Porto Empedocle
Salvatore Incardona, 50 anni, di Palma di Montechiaro
Giovanni Terrana, 53 anni, di Agrigento
Riccardo Volpe, 32 anni, di Realmonte
Giovanni Pirrera, 51 anni, di Favara
Camillo Attardo, 51 anni, di Favara
Giuseppina Diana, 49 anni, di Porto Empedocle
Luigi Fiore, 27 anni, di Realmonte
Angela Volpe, 52 anni, di Realmonte
Stefano Sacco, 59 anni, di Porto Empedocle
Gerlando Fiore, 27 anni, di Realmonte
Vincenzo Bellomo, 31 anni, di Agrigento
Giacomino Gazzitano, 55 anni, di Agrigento
Francesco Salemi, 67 anni, di Porto Empedocle
Calogero Salemi, 64 anni, di Porto Empedocle
Fabirama Thior, 73 anni, originario del Senegal
Rosa Puccio, 52 anni, di Favara
Giovanna Gazzitano, 27 anni, di Porto Empedocle
Simona Fragapane, 26 anni, di Agrigento
Stefano Fragapane, 30 anni, di Agrigento
Roberto Fragapane, 29 anni, di Agrigento
Carmelo Fragapane, 51 anni, di Agrigento
Rosaria Riverso, 49 anni, di Agrigento
Salvatore Mantione, 52 anni, di Canicattì
Salvatore Volpe, 33 anni, di Agrigento
Antonio Costa, 49 anni, di Canicattì
Claudio Meli, 32 anni, di Agrigento
Cristian Terrana, 29 anni, di Raffadali
Salvatore Papia, 51 anni, di Favara
Vincenzo Fallea, 44 anni, di Agrigento
Carmelo Colombo, 47 anni, di Porto Empedocle
Calogero Colombo, 45 anni, di Porto Empedocle
Sergio Farruggia, 45 anni, di Porto Empedocle
Tiziana Messina, 40 anni, di Porto Empedocle.
Poi, la posizione del solo Alfonso Indelicato, 50 anni, di Agrigento, su richiesta del suo difensore, l’avvocato Salvatore Pennica, è stata stralciata per ragioni di salute.
Poi altri due hanno scelto di essere giudicati in abbreviato: i canicattinesi Antonio Garlisi, 36 anni, e Salvatore Carlino, 32 anni.
E poi ha proposto il patteggiamento della condanna Mohamed Saad, 60 anni, originario dell’Egitto.

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