“Messina Denaro”, arrestati tre presunti fiancheggiatori

I Carabinieri del Ros e la Procura di Palermo hanno arrestato altri tre presunti fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, tra cui un architetto e un tecnico radiologo.

Altra sciabolata contro la rete dei presunti fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro durante la latitanza. I Carabinieri del Ros hanno arrestato Massimo Gentile, Leonardo Salvatore Gulotta e Cosimo Leone. Massimo Gentile, architetto, originario di Erice, dal 2019 è dipendente del Comune di Limbiate in provincia di Monza, si occupa dei procedimenti relativi ai lavori pubblici, e avrebbe prestato la sua carta d’identità a Messina Denaro dal 2017 al 2017, utile anche per acquistare nel 2014 un’automobile, una Fiat 500, e nel 2007 una moto Bmw, stipulare le polizze assicurative, e anche per alcune operazioni bancarie. Cosimo Leone, 56 anni, di Campobello di Mazara, è cognato di Massimo Gentile. E’ un tecnico sanitario di Radiologia all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo. Avrebbe aiutato Messina Denaro a curarsi, partecipando alla sua prima tac il 10 novembre del 2020, e gli avrebbe fornito un telefonino cellulare ricevuto da Andrea Bonafede, fiancheggiatore già in carcere. Leonardo Salvatore Gullotta, 31 anni, di Campobello di Mazara, operaio agricolo, avrebbe reso a disposizione di Messina Denaro la sua utenza telefonica

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