UN MEDICO-SINDACO AL CAPEZZALE DELLA SALUTE DEGLI ALBERI

Di Paolo Cilona e Diego Romeo
Un’autentica provocazione nei confronti degli agrigentini. Gli autori dell’assassinio della villa del Sole concluderanno i lavori :”Un albero per la salute”. İncredibile ma vero, siamo nella città dei paradossi dove il lecito diventa illecito e l’illecito diventa lecito. Francamente la conclusione dei lavori con gli interventi dei rappresentanti del comune alimenta un sentimento di opposizione che muove o lievita la nostra critica e la nostra rampogna. Voi avete sottratto alla città di Agrigento mille metri quadrati di verde pubblico con tantissimi alberi abbattuti per dare spazio al cemento. Ed insistete al peggio come diceva Francesco Macaluso:” presentarsi come paladini non avendo la virtù delle grandi anime che riconoscendo un torto, cercano di riparare il torto arrecato alla comunità”. Questo atteggiamento un po’ provocatorio, rappresenta il tipico esempio di arroganza politica. La villa del Sole già da tempo era stata presa di mira dagli amministratori togliendo dalla villa il mezzo busto di Pirandello e soprattutto di chiudere l’ingresso ai tanti visitatori. L’avete distrutta, avete rovinato una cosa bella che poteva essere migliorata, avete invece continuato l’opera di distruzione delle piante, degli alberi e del verde in generale. Purtroppo registriamo attorno allo scempio della Villa del Sole una deplorevole acquiescenza della classe politica di maggioranza e di alcune istituzioni presenti sul territorio. İl rimpianto per il bene perduto ci porta ad augurare alla città di ritrovare la forza per darsi l’idea di un futuro migliore. Ma non si può parlare di futuro senza ridare spazio ai giovani di Agrigento Cambiare si può. Dipende dai cittadini.
Da un verso il caso della Villa del Sole , con l’abbattimento arboreo,l’annullamento del verde pubblico , nell’altro verso “ la benedizione” della piantumazione di alberi nelle aiuole dell’Ospedale Condolida.
Ed in pompa magna tutto il quartier generale dell’amministrazione comunale, con in testa il Sindaco con gli assessori all’ambiente e al verde pubblico.
Una contraddizione tra distruzione e piantumazione di alberi tra due zone distinte e diverse.
Una illogicità manifesta, che ai sensi delle legislazioni vigenti ed al buon amministrare ha cancellato una realizzazione di un verde pubblico nel cuore della città, i cui cittadini tutti insorgono.
Una scelta senza criterio e razionalità.
Come può piacere tale amministrazione ai cittadini di Agrigento?
E l’assessore regionale al ramo “ agrigentino” tra responsabilità alla energia verde e responsabilità della crisi idrica non si sente e non appare. Sembrerebbe defilato .
Gli altri partiti e uomini politici perché non si sono contrapposti?
Una città strana : una zona stravolta e un’altra che si avvia alla ricostruzione del green anche se in eccessivo ritardo decennale. Comunque bene alla piantumazione e male alla distruzione della villa del sole il quale atto sarà ricordato tra il male nella storia di “ certa” politica.