IL “TORO DI FALARIDE” E IL “GIARDINO DI PINDARO” NELLA “CAPITALE DELLA CULTURA”
di Paolo Cilona
A volte si manca di creatività. Gli amministratori ,gliorganizzatori, il comitato, la Fondazione di “Agrigento capitale della cultura” avrebbero potuto offrire ai visitatori una grande attrattiva attraverso la ricostruzione del leggendario “toro di Falaride”. Bastava coinvolgere nell’opera monumentale le maestranze di Sciacca assai esperte a creare figure mitologiche. Un’opera geniale da parte degli artigiani saccensi da collocare all’interno del Parco archeologico della Valle dei Templi per tutto il 2025. Falaride fece costruire il Toro per colpire a morte i suoi nemici. Dante Alighieri ricorda il Toro di Falaride nel canto XXVİİ dell’inferno (versi 7-12). İl Tiranno governò la città di Akragas dal 572-555 a.C…Offrendo immagini e fatti della storia della città, è da prendere ad esempio l’iniziativa del Parco archeologico che per ricordare la figura del poeta greco Pindaro ha deciso la collocazione di un bassorilievo proprio all’interno del ” Giardino di Pindaro” nei pressi della fontana di Bonamorone.Ormai siamo a meno di due mesi dall’anno che verrà. Buon Anno Agrigento.