IL NOME DI SEDICI CONSIGLIERI COMUNALI DI AGRIGENTO E’ RISUONATO NELLA “VILLA DEL SOLE”


di Diego Romeo e Paolo Cilona
:Un gruppo di persone “libere e libertarie” (che nei giorni scorsi in mancanza di meglio si era affidato a San Calò e ai carabinieri), si è recato davanti l’ingresso dell’ex Villa del Sole per ricordare il giorno della frana di Agrigento del 19 luglio 1966. Un modo per ringraziare lo scampato pericolo della Valle dei Templi allora accerchiata da colate di cemento che dal colle di S. Gerlando scendevano verso i Templi e dal Villaggio Peruzzo salivano verso i monumenti. La Frana salvò il più grande patrimonio archeologico del Mediterraneo. Oggi nella duplice commemorazione è stata pure celebrata la fine ingloriosa della Villa del Sole per dare spazio ancora una volta a colate di cemento. Si dice che nelle vene degli amministratori scorre cemento anziché sangue. E così decine e decine di persone hanno sostato in profondo raccoglimento in ordine all’assassinio del verde pubblico agrigentino. Lo stesso dolore che portò l’avvocato Francesco Macaluso (molti anni fa) a scrivere sul suo giornale di “assassinio della Villa Garibaldi”. Sull’ingresso dell’ex Villa del Sole è stato affisso un manifesto listato a lutto e deposti tanti fiori in segno di viva partecipazione per lo scempio di piante, alberi ed aiuole di assoluta bellezza. inoltre, sono stati richiamati ad alta voce i nomi dei sedici consiglieri comunali che con il loro voto hanno consentito l’approvazione della variante urbanistica riguardante il piano regolatore. İl consenso elettorale va ricercato nell’interesse pubblico e non quello assolutamente privato.