Divieto souvenir “mafiosi” ad Agrigento: la riflessione di Luigi Patronaggio
L’ex Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, attualmente Procuratore generale a Cagliari, interviene nel merito del divieto di vendita di souvenir turistici a tema mafia imposto dal sindaco Miccichè ad Agrigento. E afferma: “Lodevole iniziativa quella del sindaco di Agrigento, che ha vietato la vendita di gadgets che rimandano ad una immagine della mafia folcloristica e per certi versi rassicurante. Iniziativa che non brilla certo per ironia anche se ha il pregio di essere a ‘costo zero’ per l’amministrazione. Ma proprio perché attraverso questi, invero, pacchiani oggettini viene veicolata una immagine della mafia più folcloristica che reale, ben altre dovevano essere le iniziative antimafia, a partire dalla denuncia dei vecchi e nuovi ladri delle risorse idriche, tanto pubblici che privati, e rilanciare un’amministrazione della Cosa pubblica attenta allo sviluppo del territorio scevra da condizionamenti ambientali e clientelari. Ma mi rendo conto che una iniziativa di tal fatta ha costi economici, ma soprattutto umani e culturali, ancora purtroppo, insostenibili in questa Isola”.