“Omicidio Castronovo” a Palma di Montechiaro: quattro in pendenza di giudizio
La Procura di Agrigento deposita istanza di rinvio a giudizio a carico di quattro imputati nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Angelo Castronovo a Palma di Montechiaro. I dettagli.

Il 31 ottobre del 2022, in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Campobello di Licata, è stato ucciso Angelo Castronovo, 65 anni, bracciante agricolo, di Palma di Montechiaro. Lui è stato sorpreso intento a lavorare in movimento terra a bordo di un camion. Ha tentato la fuga verso la strada statale. E’ stato bersaglio di più proiettili, da pistola e da fucile a pallettoni, almeno cinque, di cui l’ultimo sparato alla tempia, appena a ridosso del guardrail. Il 20 aprile del 2024 i Carabinieri hanno arrestato Giuseppe Rallo, 32 anni, anche lui di Palma di Montechiaro, ritenuto il responsabile dell’omicidio, provocato dallo scontro tra famiglie e altri due precedenti omicidi. I morti sono stati il cugino di Giuseppe Rallo, Enrico Rallo, 38 anni, ferito a Palma di Montechiaro il 10 novembre del 2015 e poi morto un mese dopo all’ospedale Civico di Palermo. E Salvatore Azzarello, 39 anni, ucciso in contrada Burraiti, tra Agrigento, Favara e Naro, il 23 agosto del 2017. A causare la faida sarebbe stato il furto nel 2013 di un mezzo agricolo, rubato dai fratelli Ignazio ed Enrico Rallo a danno di Salvatore Azzarello. Azzarello avrebbe ucciso Enrico Rallo, e poi Ignazio Rallo, Roberto Onolfo e Giuseppe Rallo avrebbero ucciso Salvatore Azzarello. Ad Angelo Castronovo, già scampato la notte di Capodanno del 1991 alla strage del bar “2000” infuocata dal conflitto tra Cosa Nostra e Stidda, è stata contestata la partecipazione ad entrambi gli omicidi allorchè avrebbe fornito informazioni e atti utili a compiere i due agguati mortali: avrebbe fissato un appuntamento trappola con Enrico Rallo, e poi avrebbe informato Ignazio Rallo su dove trovare Azzarello. Infatti, nell’ex capo d’imputazione di Angelo Castronovo, inteso “u pazzu”, si legge: “E’ la figura cardine, la costante delle due vicende in cui è Giano Bifronte, amico degli uni contro gli altri ma, all’occorrenza, amico degli altri contro i primi”. Ecco perché si ipotizza che Giuseppe Rallo abbia ucciso Angelo Castronovo per vendicare il cugino Enrico Rallo. Ed ecco perchè il pubblico ministero di Agrigento, Giulia Sbocchia, ha appena depositato istanza di rinvio a giudizio per Giuseppe Rallo, indicandolo come l’esecutore materiale del delitto, e per altri tre imputati: Angelo, Giuseppe e Francesco Azzarello. Ai tre è contestato il favoreggiamento: tra l’altro, avrebbero manomesso alcune telecamere di sorveglianza nella zona dell’omicidio.